Inventario dei beni

La tenuta regolare e puntuale dell’inventario è presupposto fondamentale dare correttezza e significatività ai valori inseriti nel Conto del Patrimonio, ed è per tale motivo che l’art. 230 del T.U.E.L. obbliga ogni ente locale all’aggiornamento annuale dello stesso.

Senza contare, poi, che l’art 58 del Dl 112/2008 ha introdotto l’obbligo di predisporre un vero e proprio piano delle alienazioni e valorizzazioni dei beni immobili da parte degli enti locali, da allegare al bilancio di previsione.

Il cardine della procedura di valorizzazione è la ricognizione dei beni immobili, fabbricati e terreni, suscettibili di valorizzazione o dismissione, che vanno individuati fra i beni non strumentali all’esercizio delle attività istituzionali. L’elenco si forma in base alla documentazione esistente: questo sottolinea l’importanza dell’inventario, che gli enti devono tenere aggiornato, come più volte ribadito dalla Corte dei Conti.

La procedura di aggiornamento e revisione dell’inventario si articola sostanzialmente in quattro fasi distinte:

  1. individuazione del bene: una indagine volta ad accertare, attraverso documentazioni, l’esistenza di beni (oltre che dei diritti e delle passività che gravano sugli stessi) delle componenti attive e passive, la loro natura, il titolo di appartenenza e la loro destinazione.
  2. classificazione del bene: suddivisione di ciascun bene individuato in base ad una ripartizione sistematica preordinata sulla base della legislazione vigente.
  3. descrizione del bene: compilazione di documenti analitici contenenti tutti i dati e le notizie sul bene.
  4. valorizzazione del bene: attribuzione di un valore monetario ai singoli beni.

Mediante l’utilizzo di un software notevolmente evoluto, INTERAZIONE propone un servizio che, partendo dallo sviluppo delle sopramenzionate fasi, realizza nel concreto una specifica procedura volta a:

  • verificare, valorizzare e aggiornare il patrimonio immobiliare dell’ente
  • verificare, valorizzare e aggiornare il patrimonio mobiliare dell’ente
  • dotare l’ente di uno strumento che gli consenta di conoscere in modo analitico e preciso, la consistenza del proprio patrimonio

L'aggiornamento/revisione sarà poi ultimato con la stampa dei seguenti elaborati:

  • conto del Patrimonio alla data di revisione in base al Mod.20 ministeriale contenente le variazioni da conto finanziario e le variazioni da altre cause accadute nell’anno di riferimento;
  • inventari dei beni mobili ed immobili, rielaborati per categoria, per centro di costo, per consegnatario;
  • piani di ammortamento del patrimonio, rielaborati per categoria e per centro di costo.

Sarà possibile inoltre richiedere in qualsiasi momento e senza oneri aggiuntivi:

  • elaborati (files in formato PDF) e stampe relativi all’anno di revisione o ad anni successivi;
  • stampe per anni futuri ante aggiornamenti allo scopo di creare simulazioni dei valori relativi ai piani d’ammortamento futuri;
  • modulistica per la gestione delle dinamiche di carico e scarico dei beni mobili (utile per l’attività di rendicontazione dei consegnatari dei centri di costo) nonché una breve dispensa per la gestione pratica negli anni futuri della manutenzione dell’aggiornamento dell’inventario mobiliare e immobiliare.

N.B. Nel caso l’Ente fosse già dotato di un apposito software, sarà nostra cura fornirgli i tracciati record dei dati raccolti in formato Excel (standard), in modo da poterli importare direttamente nel programma.

Per info contattare i numeri 0376 396092 - 392651 o scrivere all'indirizzo e-mail interazione@consulentipa.it